Le catacombe dei Cappuccini di Palermo. Questo è un luogo di cui avrai certamente sentito parlare diverse volte e che possiamo assicurarti, merita di essere visitato almeno una volta nella vita. Forse il periodo vicino alla festa dei morti è proprio il più adatto! Ma di che curiosità stiamo parlando? Stiamo parlando del corpo di Rosalia Lombardo, una bambina di 2 anni, che è stata nelle Catacombe per oltre 100 anni, abilmente imbalsamata, in perfette condizioni, che sembra anche essere sul punto di aprire gli occhi e tornare in vita.
È il 13 dicembre 1918. Mario Lombardo è un ufficiale di fanteria che solo in questo giorno scopre cosa sia la felicità, la vera felicità. Maria di Cara, la sua compagna, ha infatti appena dato alla luce la loro prima figlia, Rosalia. Mario e Maria non sono sposati al momento della nascita di Rosalia, ma sono molto innamorati. Dopo 7 mesi dalla nascita della bambina, decidono anche di sposarsi, consapevoli che devono compiere questo passo per garantire serenità e tranquillità alla loro famiglia. La vita continua felicemente per Mario e Maria. I due sono sempre più innamorati, conducono una vita comoda e tranquilla e la loro piccola cresce bella, sana e forte. Improvvisamente, però, il destino gioca uno scherzo beffardo alla coppia. Il 6 dicembre 1920, pochi giorni dopo il suo secondo compleanno, Rosalia muore.
Broncopolmonite, difterite, tifo, nel corso degli anni queste sono state le teorie più diffuse sulla morte di Rosalia. Alcuni ricercatori, che hanno avuto l'opportunità di studiare il corpo della bambina, hanno successivamente scoperto che si trattava molto probabilmente di broncopolmonite, scartando invece le altre teorie. Arrivare a questa conclusione non è stato difficile per loro. Infatti, il corpo di Rosalia ha organi in uno stato di conservazione perfetto e si può vedere come un polmone sia più denso dell'altro, segno evidente che la bambina è effettivamente ammalata di broncopolmonite. Ma cosa è successo al corpo di Rosalia dopo la morte? Torniamo a quel 6 dicembre 1920. Possiamo solo immaginare l'agonia dei genitori di Rosalia. Perdere un figlio è sempre una tragedia, e se si tratta di un bambino di pochi anni di vita, la tragedia è senza dubbio ancora più grande e difficile da sopportare. Forse è proprio per questo motivo che i genitori di Rosalia hanno chiesto che il corpo della bambina fosse affidato ad Alfredo Salaria, uno dei più famosi imbalsamatori del XX secolo, con la speranza in questo modo di poter rendere omaggio alla memoria della piccola, strappata troppo giovane alla vita, con la speranza di poter fermare il passaggio del tempo.
Alfredo Salaria è arrivato a casa degli sposi Lombardo, situata in Piazza San Francesco di Paola, circa 24 ore dopo la morte della bambina. Grazie alle sue conoscenze, riuscì a creare una miscela di prodotti chimici che, applicata sul corpo di Rosalia, gli permise di conservarsi in perfetto stato fino ad oggi. La miscela utilizzata da Salaria comprendeva formalina, glicerina, sali di zinco, alcool e altre sostanze, il cui dosaggio e applicazione furono studiati in modo tale da preservare la pelle e i tessuti del corpo. In particolare, la formalina svolge un'azione di disidratazione, impedendo così la decomposizione del corpo, mentre la glicerina e i sali di zinco ne preservano la morbidezza e l'elasticità.
Oltre a ciò, Salaria utilizzò una tecnica particolare per preservare l'aspetto naturale del viso di Rosalia. Infatti, nonostante l'embalsamazione, il viso di una persona tende a subire una sorta di "deformazione", che può renderlo irriconoscibile. Salaria, per evitare questo effetto, utilizzò una tecnica che prevedeva l'iniezione di una soluzione di formalina nelle arterie del collo, in modo da conservare l'aspetto naturale del volto. Il risultato ottenuto da Alfredo Salaria con il corpo di Rosalia Lombardo è stato straordinario, tanto da essere considerato ancora oggi un vero e proprio capolavoro dell'arte dell'imbalsamazione. Nonostante siano trascorsi più di cento anni dalla sua morte, il corpo di Rosalia sembra essere ancora vivo, con la pelle intatta e i capelli morbidi al tatto.
Le Catacombe dei Cappuccini di Palermo
Le Catacombe dei Cappuccini di Palermo sono un luogo molto suggestivo e unico al mondo, dove sono conservati i corpi mummificati di circa ottomila persone, la maggior parte delle quali apparteneva all'aristocrazia locale. La mummificazione dei corpi iniziò alla fine del XVI secolo, quando fu allestita una cripta sotterranea sotto il convento dei Cappuccini, destinata a ospitare le salme dei religiosi defunti. Con il passare del tempo, però, il numero dei corpi conservati nella cripta aumentò, fino ad arrivare alla situazione attuale. Tra le numerose mummie conservate nelle Catacombe dei Cappuccini, quella di Rosalia Lombardo è sicuramente la più famosa e la più interessante dal punto di vista dell'arte dell'imbalsamazione. Oggi, le Catacombe dei Cappuccini rappresentano una delle attrazioni turistiche più importanti di Palermo, visitate ogni anno da migliaia di persone provenienti da tutto il mondo. Grazie alla maestria di Alfredo Salaria e alla scelta dei genitori di Rosalia di farla imbalsamare, oggi è possibile ammirare uno dei corpi mummificati più belli e straordinari al mondo, simbolo di una famiglia che ha voluto rendere omaggio alla memoria della propria figlia, conservandola per sempre.
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